"La prima opera"

L’Oberto, Conte di San Bonifacio è la prima opera documentata di Verdi.
Il dramma è suddiviso in due atti ed il libretto è da attribuirsi a Temistocle Solera. Budden crede che il libretto sia frutto anche di adattamenti di un probabile lavoro precedente di Verdi chiamato Rocester (o Lord Hamilton) il cui libretto fu scritto da Antonio Piazza, ma del quale non si ha traccia.
La prima si tenne al Teatro alla Scala di Milano il 17 novembre del 1839, quando il compositore aveva 26 anni. La scena è ambientata a Bassano, in Italia dunque, nel 1228. L’opera venne scritta dal compositore nell’arco di quattro anni. Composta sostanzialmente in stile belliniano ottenne un tiepido successo. Grazie a questa, Merelli – impresario della Scala –  gliene commissionò altre. 
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Ecco i personaggi: 

Cuniza, sorella di Ezzellino da Romano – contralto
Riccardo, Conte di Salinguerra – tenore
Oberto, Conte di San Bonifacio – basso
Leonora, sua figlia – soprano
Imelda, confidente – mezzosoprano
Cavalieri, nobildonne, vassalli

[durata dell’opera circa 2 ore e 20 min ]
Cominciamo come al solito con un inquadramento dato dalla trama dell’opera in esame, ve ne darò una versione breve e concisa, liberamente tratta e rimodellata dal Dizionario di Kobbè.

Siamo nella campagna, come precedentemente detto, di Bassano nei pressi di Padova, grande festa per le prossime nozze che vedranno in sposi Cuniza e Riccardo, quest’ultimo gioioso ed ambizioso. Dal lato opposto ecco Leonora sedotta da Riccardo e figlia del conte Oberto il quale, precedentemente sconfitto dal fratello di Cuniza, è costretto all’esilio in Mantova. Nella dimora di Ezzellino, Cuniza viene a conoscenza della promessa del Conte di Salinguerra da Imelda e Leonora e si dichiara disposta all’annullamento delle nozze e chiama tutti perché assistano. La donna inveisce contro Riccardo mentre quest’ultimo accusa Leonora di spergiuro. Il vecchio Conte Oberto,  adirato, sfida a duello Riccardo il quale però è impietosito per l’anzianità dello sfidante. Sull’eccitazione generale cala il sipario (fine I atto). 
(Atto II) Sotto l’insistenza di Cuniza il Conte di Salinguerra finge di accettare il matrimonio, e accetta sottovoce il duello dove ucciderà il padre di Leonora, che l’ha provocato ed ha insultato la sua stirpe “vili d’armi, a donne eroi”. Ravvedendosi dopo l’assassinio, chiede sconvolto perdono al cielo e fugge. Leonora ha assistito all’omicidio ed è sconvolta, cade esanime tra le braccia delle dame mentre legge la lettera lasciatagli dal Conte Riccardo che chiede perdono ed amore e le lascia tutti i suoi averi. Leonora finirà in una squallida cella d’un convento quasi in preda alla pazzia.  

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"Vili all'armi, a donne eroi.."
La partitura si dice comunemente non degna di nota, fatta eccezione per i duetti padre-figlia dell’atto I e non avendo mai avuto il piacere di tenerne una in mano non posso né confutare questa affermazione, né accoglierla, dandovi per buona quella che leggo dai documenti che utilizzo. Il dramma fu ripreso ne 1951 alla Scala, per il 50° anniversario della morte e confermò che si tratti di un’opera giovanile testimoniante il fiorire di un talento e non di un sottovalutato capolavoro.

Curiosità: Busseto era la città ove il compositore vive per un certo periodo ricoprendo l’incarico di maestro di musica e partecipando a varie accademie. È anche il luogo dove vede morire la primogenita e nascere un figlio, sentendosi nel grigiore della cittadina, insoddisfatto e sfortunato. Nel ’39 si trasferirà a Milano, fuggendo dall'infelice residenza padovana, grazie a un prestito del suocero. L’astuto impresario, di cui sopra, si accaparrerà qui un buon affare facendo firmare a Verdi un contratto della durata di due anni per il quale egli dovrà comporre tre opere all'anno da rappresentarsi o nella capitale o a Vienna.
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Bozzetto di Cavallotti - 1839
Libretto
Edita in Italia da Ricordi, scaricabile in versione canto e piano qui.
File audio dell’opera edizione Bolognese del 1977.


Discografia:


Alfredo Simonetto dir.
Giuseppe Modesti; Maria Vitale; Elena Nicolai; Gino Bonelli
Rai Torino
Gala ed.
1951

Zoltan Pesko dir.
Viórica Cortez, Umberto Grilli, Simón Estes, Ángeles Gulín.
Teatro Comunale de Bologna
CETRA ed.
1977

Lamberto Gardelli dir. 
Rolando Panerai; Ghena Dimitrova; Ruza Baldani; Carlo Bergonzi
Chorus of Bavarian Radio
Bavarian Radio Symphony Orchestra,
Orpheus ed.
1989

Sir Neville Marriner dir.
Samuel Ramey; Maria Guleghina; Violetta Urmana; Stuart Neil
London Voices
Academy of St. Martin in the Fields
Philips Classics ed.
1997

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Bozzetto di Bertoja - 1840