De Ferrari addobbata. Entro nel cortile del Ducale, salgo gli infiniti scalini e... una folla di persone.
Sono le 20:30. Cerco di entrare, ma nulla. <<Ho un posto>> dico gentilmente alla signorina all'ingresso, ma niente.. <<solo Rotary>> mi viene risposto e intanto, come molti altri, attendo che le porte si aprano.
Di tanto in tanto posso gustare i magnifici scorci della sala, illuminatissima, una perla d'arte... .
Ad un tratto riconosco il M° Tappero e i due brillanti pianisti (Znagovan e Cernean) che escono insieme per fumare quella che presumo sia "l'ultima sigaretta".
Finalmente posso entrare in sala!
Una miriade di persone (mi ripeto)... tutte accalcate... Dove sedersi?? Mi fanno segno i miei amici! Bene! Finalmente seduta!! [Forse non sapete quanto possano essere massacranti i tacchi alti!].
Attendo con ansia l'inizio dello spettacolo e intanto mi guardo in giro. Sala stupenda, musicisti che entrano per controllare l'accordatura dei loro strumenti, organizzatori e aiutanti impegnatissimi, bimbi saltellanti, regista e aiuti regista molto indaffarate, direttore e vicedirettore del Conservatorio che guizzano da una parte all'altra, giovani che tentano disperatamente di farsi largo nella folla per consegnare "le parti" (per altro scritte in modo errato [almeno rispetto a quanto veniva, di lì a poco, chiesto di cantare..]) alla congregation, Bonuccelli errante con aria un poco sconvolta, ... molta gente in piedi, nell'attesa di trovar posto o con la faccia rassegnata del tipo "Ok. Meno male che ho messo le scarpe comode e il "miracle play" non dura tanto...".
Cala, non troppo facilmente, il silenzio. La congregation viene preparata dal M° Macelloni, eh sì! perché dovete sapere che in quest'opera, Britten, ha previsto che cantasse anche il pubblico (congregation), siamo pronti a partire.. o salpare.
Colpisce un po' l'assenza di commenti o presentazioni da parte di qualche autorità presente [ah! a proposito, è arrivato pure il Sindaco].
A salvare, a quanto pare, i cantanti, nonchè l'organizzazione, il M° preparatore Dario Bonuccelli, a cui tra l'altro viene affidato pure il compito di suonare l' "organo".
Alla fine una grande soddisfazione generale! Applausi per tutti, per Tappero, Codignola e tutti coloro che hanno evitato che l'Arca affondasse miseramente.
Vi devo però riferire un malcontento da parte di pubblico ed esecutori.
In primo luogo mi viene riferito che l'organizzazione è stata pessima, il Conservatorio ha fissato una data senza aver ancora consegnato le parti, né trovato tutti gli esecutori (Noè è stato "ingaggiato" a tre settimane dalla recita), prove mal gestite e poco, pochissimo tempo. E' vero, la resa è stata comunque buonissima, ma con tanto stress; con un mesetto o qualche settimana di più si sarebbe potuto ottenere un risultato migliore, dal punto di vista scenico, vocale e musicale, con meno agitazione.
In secondo luogo sappiamo che molti genitori e spettatori non sono potuti entrare per il pienone (mi chiedo perché così tante persone del Rotary [Rotary che però ha sostenuto la produzione..] avessero i posti prenotati...). Anche alcuni parenti dei personaggi principali non hanno potuto gustarsi lo spettacolo pur essendo arrivati in orario.
Tanta felicità per un buon prodotto riuscito a elaborare in poco tempo (grazie alle professionalità, poche, che ancora rimangono in Conservatorio), ma anche delusione, arrabbiature e nervosismi.
Un organizzazione di produzione piuttosto lacunosa, che ha portato però, con la buona volontà di tutti, a un soddisfacente risultato.
Qui di seguito un'assortita galleria di immagini scelte per voi. A fondo il programma di sala.
Ci trovi anche su http://lacrisigenovese.blogspot.it/